LAVORATORI DELLE PROVINCE DOMANI, MARTEDI’, (ORE 12) DAVANTI A PALAZZO BALBI. VERRANNO DA TUTTO IL VENETO PER MANIFESTARE IN OCCASIONE DELLA RIUNIONE DEL TAVOLO SUL RIORDINO ISTITUZIONALE.

In occasione della riunione del tavolo sul riordino istituzionale, i lavoratori delle 7 Province venete terranno una manifestazione domani, martedì, dalle ore 12 alle 14 davanti a Palazzo Balbi a Venezia. Come noto, la mancanza di una legge che ridefinisca funzioni, dotazioni organiche e competenze a fronte della legge Delrio, getta un’ombra pesantissima sul futuro di oltre 1.000 dipendenti delle province venete. I tempi sono stretti e Cgil Cisl Uil di categoria ritengono indispensabile una legge regionale di riordino istituzionale diversa da quella presentata dalla Giunta. Limitarsi a presentare ricorsi (dai tempi biblici e dagli esiti incerti) al provvedimento governativo – come ha fatto il Veneto - non può infatti assolvere all’impegno di trovare una soluzione al problema che, oltre ai posti di lavoro, interessa importanti servizi ai cittadini.

Di seguito il comunicato di Daniele Giordano Segretario Generale Fp Cgil Veneto, Marj Parlato Segretario Generale Fp Cisl e D’Emanuele Scarparo Segretario Generale Uil Fpl

 

“Martedì 13 gennaio alle ore 12 si terrà la prima riunione dell’osservatorio sul riordino istituzionale costituito dalla Regione Veneto con la presenza delle organizzazioni sindacali.

Ci aspettiamo – dichiarano- Daniele Giordano Segretario Generale Fp Cgil Veneto, Marj Parlato Segretario Generale Fp Cisl e D’Emanuele Scarparo Segretario Generale Uil Fpl “che la Regione apra un vero confronto con le organizzazioni sindacali per salvaguardare le funzioni delle Province e i livelli occupazionali”.

Il riordino operato dal Governo si sta traducendo solo in: meno servizi, meno occupazione e possibile aumento della tassazione.

La proposta di Legge Regionale sul riordino istituzionale presentata dalla Giunta fa semplicemente la scelta, rispetto alle funzioni, di confermare la situazione antecedente le scelte operate dal Governo. La proposta della Giunta non si pone in alcun modo il problema di come salvaguardare le funzioni e conseguentemente i livelli occupazionali.

La Giunta attraverso l’assessore Ciambetti ha annunciato un possibile ricorso alla Corte Costituzionale contro i provvedimenti adottati dal Governo. Come organizzazioni sindacali non possiamo che condividere la scelta fatta dalla Regione, seppur tardivamente, di opporsi in modo chiaro al disegno del Governo ma sapendo che i ricorsi alla Magistratura spesso hanno tempi lunghi ci aspettiamo scelte chiare e in tempi brevi dalla Giunta modificando l’attuale proposta inviata al Consiglio Regionale.

A sostegno delle rivendicazioni sindacali in occasione della riunione del tavolo istituzionale si terrà una manifestazione dalle 12 alle 14 presso palazzo Balbi delle lavoratrici e dei lavoratori delle Province”.