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Venezia, 23 aprile 2021 - Come sindacato abbiamo appreso che ancora una volta la Fondazione Musei ha deciso di riaprire per tutta la settimana solo e soltanto quelle strutture che considera le “galline dalle uovo d’oro”, ovvero Palazzo Ducale e Museo Correr.

“Una scelta che non valorizzerebbe per intero tutti i Musei della città – dichiara Daniele Giordano, Segretario generale Fp Cgil - che punta solo su quelli più attrattivi per i turisti e mortifica quelli considerati più periferici dall’Area Marciana, ma che sono di grande interesse per i cittadini, per i bambini o per gli studiosi, ad esempio il museo di storia naturale”.

“Non emerge ancora nessuna notizia chiara sulla totale ripresa della Fondazione – aggiunge Giordano - Siamo molto preoccupati per il perdurare della chiusura di moltissime attività della Fondazione Musei che, con il personale che continua ad essere per la maggior parte del tempo in cassa integrazione, sono sospese. Questa scelta appare molto grave e incomprensibile in virtù anche della “tenuta” del bilancio della Fondazione stessa”.

“Questa decisioni confermano la visione della Fondazione che continua nella logica di vedere l’offerta culturale come un servizio da garantire ai turisti e non come un servizio pubblico – prosegue Giordano - Si potrebbero aprire i Musei durante la settimana in rapporto con le Istituzioni scolastiche, quelle universitarie e ridare a moltissimi studiosi la possibilità di accedere alle biblioteche”.

“La cultura è un servizio pubblico fondamentale che genera anche lavoro, redditi e economia per il nostro territorio, che invece viene considerato ancora una volta qualcosa di inutile e superfluo che serve solo ad attrarre turisti come il miele per le api”.

“I Musei sono delle realtà vive, la Fondazione Musei è un’Istituzione che prescinde dall’apertura al pubblico dei portoni perché prima di tutto si deve occupare della conservazione e della cura del nostro patrimonio. Tenere chiusi questi spazi vuole dirle farli lentamente morire insieme alla città che si sta lasciando al suo inesorabile declino” – conclude.