Fp Cgil Veneto: ne servirebbero almeno il doppio. Bisogna investire di più togliendo limite alla spesa in questo settore.

Venezia 7 maggio 2021 - Ancora nel 2008 una risoluzione del Parlamento Europeo raccomandava agli Stati membri di considerare le ispezioni sul lavoro come un fattore essenziale per l’attuazione della normativa sulla salute e la sicurezza. A tale scopo richiedeva agli Stati membri di garantire personale e mezzi finanziari adeguati, aumentare il numero degli ispettori del lavoro raccomandando di mettersi in linea, almeno, con le raccomandazioni dell’International Labour Organization di garantire un rapporto di almeno 1 ispettore ogni diecimila lavoratori.

Non ci siamo proprio” - afferma Ivan Bernini Segretario generale Fp Cgil Veneto “Se guardiamo a questa raccomandazione e guardiamo ai numeri di tecnici Spisal attualmente presenti nei dipartimenti delle Ulss del Veneto, comparandoli al totale degli occupati nel Veneto (fonte ufficio statistico regione veneto per l’anno 2019), si evidenzia che non siamo nemmeno in linea con quel “almeno”. Presenti 161 tecnici della prevenzione (non tutti peraltro occupati internamente al servizio Spisal) a fronte di una base di partenza necessaria (l’almeno) di 209. Siamo a meno 48 rispetto ad una dotazione minima. Che non significa né ottimale né quella che servirebbe per investire concretamente sulla sicurezza nei posti di lavoro in un territorio, il Veneto, ad alta densità produttiva.

“Con soddisfazione – prosegue Bernini - abbiamo riscontrato che Azienda Zero uscirà con concorso per tecnici della prevenzione; peccato che i posti messi a concorso siano comunque al di sotto perfino del valore minimo raccomandato. Fatta la comparazione con gli occupati mancano – a concorso bandito – ancora 18 posti. Che aumenteranno considerando coloro che nel corso del 2021 cesseranno per pensionamento”.

 tabella concorso

 “Ribadiamo, conclude Bernini, quanto già affermato qualche giorno addietro: serve investire, intanto, per dotare le Ulss di Tecnici della prevenzione Spisal con dotazioni maggiori di quelle oggi presenti e future visti i numeri messi a concorso. Che riteniamo assolutamente insufficienti. Sulle dotazioni necessarie a implementare interventi in materia di sicurezza nei posti di lavoro non si può agire “con il bilancino”. Serve togliere ogni limite alla spesa ed alle assunzioni in questo settore. Serve mettere in condizioni i tecnici della prevenzione di tutti gli strumenti necessari a poter esercitare la loro funzione. Con l’autonomia che serve, considerato che sono ufficiali di polizia giudiziaria, e senza condizionamenti alcuni”.