L’Amministrazione è totalmente disinteressata al servizio.

 Venezia, 13 maggio 2021 - Alle famiglie che ci hanno sottolineato la chiusura dei servizi educativi per il pomeriggio di domani venerdì 14 maggio, come Cgil e Uil non possiamo che rispondere che le insegnanti e le educatrici del Comune di Venezia non hanno alcuna responsabilità su questa scelta ma che è l’ennesima prova di disinteresse e disorganizzazione del Comune - dichiarano Daniele Giordano (Fp Cgil) e Mario Ragno (Uil Fpl)

Chiaramente questa situazione è il risultato della scelta precedente, in occasione della prima dose del vaccino, in cui l’Amministrazione si è totalmente disinteressata di questa partita ed era stata costretta all’ultimo minuto a chiudere le scuole. Non sappiamo nemmeno i numeri di adesione alla campagna vaccinale dato che l’Amministrazione si limita ad accusare l’Ulss di non fornire questo dato.

In questo quadro la chiusura di venerdì, proprio per i numerosi problemi che ci sono stati in questo anno si poteva tentare almeno di evitarla.

Sono settimane che l’Amministrazione sa che avrebbe dovuto affrontare il tema della seconda dose dei vaccini.
In questo tempo poteva aprire un confronto con l’Ulss per trovare delle date che non determinassero questa chiusura, verificare come rafforzare il personale per affrontare questa giornata e invece chiude per la cronica carenza di personale.

Le scelte sbagliate di questa gestione e l’assenza di confronto con le lavoratrici e con il sindacato determina una costante precarietà di questi servizi, costanti difficoltà che ricadono sul personale lasciato solo e la totale assenza di investimenti per invertire questa situazione.

Come sindacato auspichiamo che prima o poi l’Assessore Besio prenda atto della fallimentare gestione di questi servizi e decida di cambiare radicalmente le scelte in campo.

Come Cgil e Uil - concludono Giordano e Ragno - se non avremo risposte chiare e risolutive al tavolo convocato per il 20 maggio, con gravissimo ritardo rispetto agli impegni assunti, valuteremo quali azioni mettere in campo perché l’anno scolastico non è ancora finito e soprattutto non accetteremo certo che tutto questo si ripeta per il prossimo.