Venezia, 10 gennaio 2022 - “Come Cgil e Uil abbiamo cercato in queste settimane di convincere in tutti i modi il Comune di Venezia a rafforzare gli organici dei servizi educativi per fronteggiare le difficoltà presenti, per evitare di sospendere il servizio alle famiglie o farne scadere la qualità. Purtroppo siamo rimasti quasi inascoltati e non vediamo alcuna scelta concreta per superare una situazione gravissima” - dichiarano Daniele Giordano (Fp Cgil) e Mario Ragno (Uil Fpl).

“Come Organizzazioni Sindacali abbiamo incontrato il Comune anche in Prefettura nel dicembre scorso per fare in modo che vi fosse una presa di coscienza delle difficoltà, avevamo sospeso lo stato di agitazione del personale per permettere un confronto che producesse risultati. - proseguono Giordano e Ragno - Purtroppo non è stato così e anche nel tavolo del 4 gennaio non abbiamo raccolto nessuna scelta concreta per sostituire le carenze di personale aggravate dalle sospensioni”.

A Cgil e Uil risulta che tra sospensioni e congedi lunghi dopo il 15 dicembre i servizi educativi abbiano perso ulteriori 15 unità che vanno ad aggravare una situazione già drammatica e che probabilmente andrà a peggiorare a causa di possibili quarantene o stati influenzali, come avvenuto negli scorsi anni.

Giordano e Ragno segnalano che “sono continui i prolungamenti di orario per le singole educatrici, casi di personale lasciate sole anche con 12/13 bambini, senza citare situazioni più estreme che ci sono state segnalate, da gestire per periodi prolungati e a cui si aggiunge la carenza perenne di personale Ames”.
La situazione sta “reggendo” solo grazie alle lavoratrici che però sono stremate da questa situazione e non possono continuare a reggere le mancanze del Comune.

“Come Cgil e Uil - spiegano Giordano e Ragno - nei prossimi giorni terremo un’assemblea del personale perché abbiamo comunicato formalmente alla Prefettura l’esito negativo del confronto e quindi discuteremo con le lavoratrici per decidere le forme di lotta, partendo dal coinvolgimento delle famiglie ma senza escludere un pacchetto di ore di sciopero”.

La situazione è gravissima e come organizzazioni sindacali abbiamo messo il massimo della responsabilità sin dal mese di settembre, ma senza azioni concrete da parte dell’Amministrazione Comunale non potremo che agire di conseguenza” – concludono.