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Le scuole non sono un magazzino verticale
Subito Concorsi a tempo indeterminato e un piano straordinario di Edilizia Scolastica

Venezia, 13 maggio 2023 - Sono finalmente uscite le graduatorie dei servizi scolastici comunali con problemi strutturali e significativi mancati servizi alle famiglie.

Oltre 200 bambini potrebbero non avere risposta a causa di un cronico mancato investimento in servizi alle famiglie. Il territorio di Mestre è stato colpito in maniera particolarmente significativa, qui infatti troviamo più di 150 famiglie che hanno fatto una scelta che non troverà la soluzione richiesta.

«Abbiamo chiesto un confronto preventivo sulle iscrizioni per il prossimo anno scolastico - spiega Paolo D'Agostino della FP CGIL di Venezia - ed il Comune ci ha anticipato che sta valutando di inserire i bambini attualmente in liste di attesa come soprannumerari nelle strutture odierne. Strutture che non sono pensate e dimensionate per accogliere altri bambini e che in alcuni casi già oggi convivono con grandi difficoltà organizzative. Un servizio educativo concepito come un magazzino verticale, senza lettini né bagni sufficienti e senza aver condiviso queste possibilità con le famiglie e le scuole».

«È un grave precedente che il Comune vuole utilizzare nonostante un accordo sindacale lo vieti e solo per nascondere le proprie responsabilità - continua il Sindacalista dei Lavoratori del pubblico impiego -Un fallimento della programmazione sancito prima dalle privatizzazioni di alcuni servizi e ora da questa ipotesi di classi magazzino. Una scelta che non tiene conto dello stato attuale delle strutture, dei tempi dei bambini nel ciclo della giornata educativa e della necessità di condividere soluzioni con tutti i protagonisti delle scuole: famiglie e lavoratori».

Ci sono gravi carenze di organico, in particolar modo nelle scuole per l'infanzia, e il comune ha tardato a costruire graduatorie coerenti con il nuovo inquadramento professionale continuando a sottoinquadrare il personale e ad alimentare lavoro precario. Questo è l'ennesimo schiaffo dato ai servizi dopo mesi di mancate sostituzioni che hanno colpito anche le insegnanti di sostegno. Una vergogna inaccettabile.

Il PNRR è stata un'occasione mancata per investire in nuove scuole e servizi alle famiglie. L'intervento che il Comune ha messo in campo per gli asili Pinocchio e Coccinelle creerà qualche posto aggiuntivo rispetto all'offerta attuale, ma la carenza residua sarà di oltre 100 bambini anche negli anni futuri.

«Chiediamo che venga subito bandito un concorso a tempo indeterminato per educatrici e insegnanti nelle scuole comunali e che il comune costruisca un piano straordinario di investimenti in edilizia scolastica per riqualificare strutture esistenti da adibire a nuovi servizi di prossimità. Servono servizi vicini ai cittadini - continua Paolo D'Agostino - che tengano conto delle necessità tanto della città d'acqua quanto delle isole e della terraferma, anche valutando sinergie con patrimoni di enti pubblici che non riescono a valorizzarli in autonomia».

Basta proclami, le famiglie e i lavoratori hanno bisogno di risposte stabili e concrete.

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