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Venezia, 15 maggio 2023 - «Per la Direzione dell’Ulss 3 è un successo che 300 Dipendenti su più di 1.000 (700 pendolari) abbiano risposto di essere interessati al battello San Giuliano – Ospedale Civile? Certo come abbiamo già detto viene spontaneo dire: “Piuttosto che niente!”» dichiara Cristiano Zanetti, Fp Cgil Venezia.

 «Torniamo a ripetere alla Direzione: da 8 mesi avete ha sulla scrivania la richiesta unitaria Cgil Cisl e Uil di convocazione di un Tavolo di Confronto che coinvolga oltre all’Ulss 3 anche Comune di Venezia (al Sindaco abbiamo 2 raccolte di firme in 3 anni), Comune di Chioggia, Autorità Portuale, Regione Veneto, ACTV e Arriva Veneto per definire obiettivi e strategie comuni per cercare di risolvere i problemi legati a trasporti e parcheggi per i pendolari della Sanità in “Città d’Acqua”» continua Zanetti.

 Per il Sindacato servono parcheggi riservati e gratuiti, navette riservate e gratuite da P. Le Roma al PO OC di Venezia (e viceversa), interventi di potenziamento di foresterie e alloggi a prezzo calmierato, incentivi economici per chi lavora in Venezia, e non soltanto al Civile: ci sono pendolari che lavorano anche al Giustinian, a Palazzo Boldù, a Borgoloco. E poi serve una maggiore attenzione e capacità nel governo del Personale; servono benessere organizzativo e visione strategica laddove oggi rileviamo malessere e improvvisazione.

 «Ma la Direzione dell’Ulss 3 – prosegue Zanetti - anziché avviare un serio confronto con le OO.SS., continua con i proclami trionfalistici rivolti probabilmente più al mondo politico che ai lavoratori dell’Ulss.

Non basta più la narrazione alla cittadinanza, ogni giorno via stampa, di una meravigliosa “realtà che non c’è” per farla esistere: “liste d’attesa sulla via dell’azzeramento, efficientamento dei servizi, territorio potenziato, benessere lavorativo raggiunto”. Attendiamo con impazienza l’esito del questionario che la Direzione ha somministrato qualche mese fa a Lavoratrici e Lavoratori sul benessere organizzativo».

 «Come Cgil siamo pronti, come sempre, al dialogo e al confronto serio ma la Direzione dell’Ulss 3 preferisce disintermediare perché un serio confronto costa fatica e implica la disponibilità a mettersi in discussione.

Governare efficacemente il sistema salute significa, gestire questa complessità con equilibrio e giustizia. Anche perché a pagare le conseguenze di scelte inopportune o sbagliate non è la Cgil ma sono le Lavoratrici e i Lavoratori dell’Ulss 3 e soprattutto la popolazione, uomini e donne, che la Cgil intende continuare a tutelare» conclude.