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Brugnaro si lamenta ma è il campione dei tagli

Venezia, 27 ottobre 2023 - Tra i tanti tagli previsti in manovra che avranno conseguenza diretta sui cittadini nel Territorio vi è la previsione di una spending review del valore di 350 milioni per le Regioni, 200 per i Comuni e 50 per Province e Città Metropolitane. Tagli che si aggiungono ai mancati rifinanziamenti di misure importanti, gestite dagli Enti Locali e rivolte direttamente ai cittadini.

Da anni - dichiarano Daniele Giordano, Segretario generale CGIL Venezia e Marco Busato, Segretario generale FP CGIL Venezia - assistiamo ad un importante calo del personale in servizio negli Enti Locali. Nel Territorio metropolitano, la diminuzione del personale ha superato il 10%, con molti Comuni che superano il 15%. Emerge su tutti il dato drammatico del Comune di Venezia dove il personale è calato addirittura di 500 unità e per questo è totalmente strumentale il grido d’allarme di Brugnaro che è il principale artefice dei tagli agli Enti Locali del Territorio.

La diminuzione dei trasferimenti prevista in Legge di Bilancio sarà il colpo d’accetta definitivo a servizi già oggi allo stremo. Per far fronte alla minore disponibilità di risorse per i servizi, i Comuni necessariamente proseguiranno nella direzione della riduzione del personale.Si ripropone nuovamente il sistema dei tagli trasversali, che vanno a ridurre la spesa senza nessun riguardo a quali saranno le conseguenze sulla popolazione.

Sarà sicuramente più facile smantellare i servizi quando oltre all’assenza di finanziamenti mancherà anche il personale per erogarli.Denunciamo poi da tempo - proseguono Giordano e Busato - l’inesorabile crescita dell’età media, con più di 1800 dipendenti over 57 su 4808 totali. Per quanto il Governo si impegni a rendere sempre più difficile accedere alla pensione, il dato evidenzia la necessità di prevedere un importante ricambio del personale. Ritardare questo momento significa anche mettere in difficoltà la trasmissione delle conoscenze e delle competenze maturate da lavoratrici e lavoratori.

Il Governo - concludono Giordano e Busato - ha predisposto una manovra con le forbici appuntite, andando a tagliare in situazioni che già riteniamo critiche. Se da un lato dispone qualche decina di euro di mancia, si prepara a recuperarli sulla mancata erogazione dei servizi, sul taglio delle pensioni anticipate e sul mancato finanziamento della sanità pubblica. Questi sono tra i motivi per i quali il 17 novembre la CGIL ha proclamato lo sciopero di 8 ore del pubblico impiego e dei trasporti e il 24 novembre di tutte le lavoratrici e lavoratori delle regioni del Nord.

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