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Fp Cgil, con Cgil Venezia e Patronato Inca, apre uno sportello di assistenza per i lavoratori della struttura

Venezia, 8 maggio 2024 - «Non sorprendono, purtroppo, i dati presentati dal Garante Regionale dei Detenuti sulle condizioni delle Carceri nel Veneto, e la gravità dei numeri imporrebbero un radicale cambio di passo da parte delle Istituzioni» - commenta Franca Vanto, Segretaria Regionale Fp Cgil.

«A Venezia il dato vede la Casa Circondariale Santa Maria Maggiore con 223 detenuti a fronte di una capienza di 159 unità, con un sovraffollamento pari al 140%: una situazione che, nonostante gli sforzi messi in campo nell’ultimo periodo dalla Direzione, porta il carcere veneziano ad essere una vera e propria polveriera» - evidenzia Vanto

«Drammatica la carenza di personale di tutte le aree (dai poliziotti, agli educatori, dagli psicologi ai sanitari) che rispecchia la situazione delle altre strutture detentive della nostra regione – prosegue la sindacalista - Oltre a chiedere da tempo più personale, chiediamo più formazione nel trattamento di detenuti con disagi psichici che sono sempre più presenti a Santa Maria Maggiore, oltre a percorsi di cura adeguati per queste persone evitando che il Carcere divenga una vera e propria discarica sociale».

«La condizioni di lavoro del personale sono sempre di più disastrose – sottolinea Vanto - con turnistiche massacranti e uno straordinario sempre più ordinario, con frequenti aggressioni da parte del personale detenuto esasperato da condizioni di vita impossibili».

«Per dare un apporto ai lavoratori di Santa Maria Maggiore, abbiamo aperto assieme alla Cgil Camera del Lavoro di Venezia e al Patronato Inca di Venezia uno sportello di assistenza e di informazioni per fornire tutte le indicazioni utili su cause di servizio, tematiche previdenziali con elaborazioni di estratti contributivi in loco, ma anche su tematiche contrattuali oltre ad un centro di ascolto per raccogliere particolari situazioni di difficoltà lavorativa» – conclude.