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Martedì 9 dicembre alle ore 15 presso Palazzo Balbi le lavoratrici e i lavoratori delle Province manifesteranno per la salvaguardia dei servizi che i loro enti offrono e per la tutela occupazionale.

Lo dichiarano in una nota Daniele Giordano Segretario Generale Fp Cgil e D'Emanuele Scarparo Segretario Generale Uil Fpl - “La Legge di stabilità, in discussione in Parlamento, prevede un taglio di 1 miliardo annuo per i prossimi tre anni alle Province. Questa scelta, a nostro avviso, dimostra che il Governo non vuole in alcun modo rivedere gli assetti istituzionali territoriali, garantendo i servizi ai cittadini, ma semplicemente fare cassa tagliando le risorse.”

Le Province sino ad oggi hanno garantito servizi molto importanti come, ad esempio, la gestione degli edifici scolastici e delle rete stradale.

Nel Veneto ci sono 469 scuole gestite dalle province: Venezia 76, Verona 70, Vicenza 73, Treviso 91, Belluno 36, Rovigo 26 e Padova 97. Un numero significativo di edifici che devono essere mantenuti in sicurezza, in un quadro di costante diminuzione di risorse, e di cui non possiamo occuparci solo quando ci sono evidenti disservizi nella manutenzione o, purtroppo, in alcuni casi eventi ben peggiori.

La rete stradale, pur con tutte le criticità, svolge una funzione fondamentale di connessione per la popolazione ed il sistema produttivo.
In Veneto la rete stradale provinciale è pari a 7272 km così suddivisa: Vicenza 1266,2 km, Treviso 1276,4 km, Padova 1093 km, Verona 1504,2 Km, Venezia 878,8 Km Rovigo 545,5 Km, Belluno 708,7.

Con i tagli che si stanno operando si rischia il definitivo collasso della rete stradale, ed a pagarne le spese saranno ancora una volta i cittadini e le imprese a cui temiamo verrà chiesto, con nuove tasse, di far fronte al mantenimento di un infrastruttura così importante.

Ovviamente sono molti altri i servizi che le attuali province garantiscono come ad esempio i centri per l'impiego, la difesa del suolo , la tutela e la valorizzazione dell'ambiente, la prevenzione delle calamità e il ruolo di presidio e salvaguardia del territorio che svolge la polizia provinciale.
Questa rete di importantissimi servizi viene messa in discussione anche da quelle che sembrerebbero le intenzioni del Governo sul personale.

Si pensa di ridurre il personale del 50%, in Veneto vorrebbe dire che circa 1000 lavoratori resterebbero senza reddito e senza nessuna protezione sociale, una scelta inaccettabile che contrasteremo con tutte le forze.

Anche la Regione Veneto ha gravi responsabilità in questa situazione. Da più di un mese le organizzazioni sindacali aspettano che la regione rispetti i propri impegni convocando il tavolo tecnico, definito anche dalla Legge di riordino, per discutere sull'attribuzione delle funzioni e sulla salvaguardia dei livelli occupazionali. Per questo martedì 9 dicembre manifesteremo sotto la sede della Giunta Regionale affinchè dagli slogan si passi ai fatti e si dia una vera e concreta risposta ai cittadini per la salvaguardia dei servizi e ai lavoratori per la salvaguardia dei livelli occupazionali.

Queste problematiche saranno anche al centro dello sciopero generale del 12 dicembre, che guarda a tutto il mondo il lavoro, perchè i diritti dei lavoratori pubblici stanno insieme alla garanzia dei servizi per tutti i cittadini. Come organizzazioni sindacali abbiamo scritto anche ai Parlamentari Veneti affinchè si assumano le loro responsabilità per le scelte che saranno chiamati ad assumere.

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