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Apprendiamo dalle dichiarazioni della Presidente Gribaudi che la Fondazione Musei Civici sarebbe disponibile a rivedere la sua scelta di tenere i Musei chiusi in coincidenza del Carnevale, dato che pare molti albergatori stiano segnalando diverse prenotazioni.

Con queste considerazioni – dichiarano Daniele Giordano Fp Cgil e Mario Ragno Uil Fpl - la Presidente conferma ancora una volta di legare sempre e comunque l’accesso alla cultura alla presenza dei turisti, anche perchè non fa assolutamente menzione della ripresa della attività dell’Ente di cui è Presidente.

Se la Presidente Gribaudi pensa che basti aprire qualche Museo per “superare le polemiche” di queste settimane vuole dire che poco ha capito delle rivendicazioni dei lavoratori, delle diverse prese di posizione del mondo della cultura, della mobilitazione dei cittadini e poco ha colto di cosa potrebbe e dovrebbe fare Fondazione Musei.

La ripresa delle attività della Fondazione è più urgente che mai e non può essere ulteriormente procrastinata senza pensare di danneggiare gravemente la possibilità di ripresa e rilancio della sua attività.

Proprio il 29 gennaio abbiamo inviato una lettera di richiesta di incontro alla Fondazione Musei, ancora senza risposta, per la ripresa di un confronto urgente in modo da definire come riattivare le attività.

Se la Presidente pensa di risolvere tutto con l’apertura del Ducale qualche giorno e del Correr si aspetti duri momenti di mobilitazione, che non potranno che essere necessari difronte alla provocazione di aprire qualche portone e lasciare la gran parte del personale in cassa integrazione.

La Fondazione Musei dovrebbe evitare di contribuire alle tensioni sociali ma la conferma per il mese di febbraio, ad oggi non mutata, della cassa integrazione a quasi il 100% per la quasi totalità del personale rischia solo di determinare l’impossibilità di trovare soluzioni e riprendere il dialogo.

Se il CDA della Fondazione Musei ha a cuore la ripresa della città – concludono Giordano e Ragno - è venuto il momento di riaprire il confronto e trovare soluzioni che superino le scelte sbagliate delle scorse settimane, ridiano ruolo e centralità ai lavoratori anche per programmare gli impegni futuri, che potranno avere successo e non fallire solo con personale motivato e non certo umiliato come sta avvenendo in questo momento.

Venezia, 31 gennaio 2021

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