testata
testata

Venezia, 31 marzo 2022 - Si è avviato il percorso di consorzio tra alcune Ipab del territorio dell’Ulss 3 Serenissima e dell’Ulss 6 Euganea: Residenza Riviera del Brenta di Dolo, Ipab Casson di Chioggia, Ipab Mariutto di Mirano e Ipab Beggiato di Conselve.

Crediamo sia fondamentale che l’obiettivo primario di questo progetto sia mantenere la natura pubblica delle IPAB in un momento di estrema difficoltà dal punto di vista economico dovuto, anche alla pandemia, ma soprattutto all’immobilismo della Regione che da anni rinvia la trasformazione delle IPAB in Aziende Pubbliche di Servizi alle persone”. - dichiarano Daniele Giordano, CGIL, Daniele Tronco, Spi Cgil, e Cristina Bastianello, Fp Cgil.

È necessario sicuramente fare chiarezza sulle tempistiche di realizzazione del progetto e sui compiti che andrà a svolgere questo neonato consorzio, vanno anche definite regole chiare, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti delle Residenze ma anche ai lavoratori dipendenti delle Cooperative e Aziende in appalto.

Ci chiediamo infatti che progetti si stanno vagliando per garantire la continuità occupazionale del personale soprattutto per gli appalti di imminente scadenza come nella Residenza Casson di Chioggia.

Servono tutele e garanzie per tutti questi lavoratori che ogni giorno assicurano l’erogazione del servizio. Il consorzio non si deve prefiggere solo l’obiettivo della tenuta economica delle strutture ma deve essere una opportunità per rilanciare su attività e servizi socio-assistenziali che, potenzialmente, questi enti possono svolgere in rete nel territorio.

Riteniamo che la natura pubblica delle IPAB vada confermata e che la Regione debba battere un colpo per intervenire a sostegno di queste realtà, inserendole nella rete dei servizi pubblici alla persona anche rivedendo gli standard assistenziali con investimenti e attivazione di nuovi servizi di prossimità utili per le nostre persone anziane.

Dobbiamo riunificare questo mondo del lavoro, avviare processi di internalizzazione per migliorare le condizioni lavorative e retributive dei lavoratori, prevedendo il loro inserimento nel contratto della sanità pubblica.

Riteniamo anche che sia fondamentale che le ipotesi in campo tutelino gli ospiti, sia sul fronte della qualità del servizio, che per fare in modo che non aumentino i costi delle rette a carico delle famiglie.

Abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo di confronto con i rappresentanti del Consorzio e le Organizzazioni sindacali per definire queste nostre posizioni e costruire un protocollo delle relazioni sindacali utile nel prosieguo di questo processo che si sta avviando.