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Firmati due importanti verbali di confronto con la Regione Veneto

Il 12 luglio scorso al tavolo regionale è stato sottoscritto il verbale di confronto sulla STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE PRECARIO DEL RUOLO SANITARIO E SOCIO SANITARIO.

Con il verbale sottoscritto la Regione Veneto dà attuazione alla Legge 234/2021 che prevede la stabilizzazione del personale precario sanitario e sociosanitario assunto a tempo determinato nella fase emergenziale. Nonostante i numeri dei precari nelle aziende sanitarie non siano rilevanti è importante che, con l'accordo sottoscritto, si proceda velocemente alla loro stabilizzazione nel SSR.

Inoltre, la possibilità di accogliere le richieste dai lavoratori di altre regioni, apre finalmente le porte al superamento della piaga del precariato che tanto disvalore ha introdotto nel nostro sistema sanitario.

Questi i punti principali:

  • assunzione diretta senza procedura selettiva
  • essere in possesso di 18 mesi di servizio, anche non continuativi, alle dipendenze di un ente del SSN di cui almeno 6 mesi maturati dal 31.1.2020 al 30.6.2022
  • stabilizzazione anche per lavoratori reclutati a part-time
  • precedenza per il personale già in servizio
  • emissione apposito avviso
  • valorizzazione dell'anzianità di servizio

I numeri del personale a tempo determinato stabilizzabile, ad oggi rilevati dalle aziende sanitarie del Veneto, sono: 53 nel ruolo sanitario e 109 nel ruolo socio sanitario. A questi numeri naturalmente si possono aggiungere tutte le richieste di coloro che hanno maturato i requisiti anche in altre regioni.

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REINTERNALIZZAZIONI

Nel verbale di confronto del 12 luglio si prevede che le aziende sanitarie presentino alla Regione Veneto PROGETTI di REINTERNALIZZAZIONI DEI SERVIZI SANITARI E SOCIO SANITARI APPALTATI

Spetterà quindi alle aziende verificare i costi sostenuti per i singoli servizi appaltati e procedere alla loro reinternalizzazione, come prevede l'art 1 comma 268 lett. c) della Legge 234/2021, nel caso sia accertato che la gestione diretta da parte dell'azienda sanitaria comporti un minor costo.

Prevista la possibilità che le aziende sanitarie avviino, attraverso Azienda Zero, procedure SELETTIVE per il reclutamento di personale da dedicare ai servizi reinternalizzati nelle quali possono essere previsti posti riservati (fino al 50%) ai lavoratori già impiegati in tali servizi che abbiano garantito l'assistenza ai pazienti tra il 31.1.2020 e il 31.12.2021 con almeno 3 anni di servizio.

Nel 2021 in Veneto solo due aziende hanno attivato progetti di internalizzazione mentre nel 2022 i progetti presentati coinvolgono 4 aziende.

Si tratta di una possibilità, che deve essere accompagnata da una precisa volontà politica della regione, di superare i processi di esternalizzazione dei servizi sanitari e socio sanitari (pensiamo ad esempio alla salute mentale) che, volenti o nolenti, sono usciti non solo dalla gestione ma anche dal controllo pubblico, impoverendo sia la qualità dell'assistenza sia le retribuzioni dei lavoratori.

Per i lavoratori, inseriti in questi servizi, si apre un'opportunità che è bene sia presidiata e realizzata al più presto ma anche per le aziende sanitarie si aprono due possibilità: la prima di superare la frammentazione e, spesso, la scarsa qualità dell'offerta a fronte di costi importanti per il SSR e la seconda di veder aumentata la propria capacità di spesa per il personale.

Ora è necessario che il Verbale sottoscritto diventi, oltre che per il sindacato, un obiettivo strategico anche per le aziende e per la regione evitando che le buone intenzioni restino tali.

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