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Mirano, 11 febbraio 2023 - La crisi delle Ipab continua nel silenzio assordante della Regione che attende evidentemente il collasso totale di queste istituzioni. 
«Apprendiamo oggi l’ennesimo annuncio di aumento delle rette che riguarda in questo caso il Mariutto di Mirano. Chiediamo al Sindaco - dichiarano Daniele Giordano Cgil - Daniele Tronco Spi Cgil e Cristina Bastianello Fp Cgil - di aprire subito un tavolo per costruire la possibilità di evitare questo aumento e non colpire le famiglie».
L’annunciato consorzio Geras di tre ipab pubbliche (Mariutto di Mirano, Residenza Riviera di Dolo, Casson di Chioggia) non sembra avere un reale progetto di prospettiva se non la semplice riduzione del costo del lavoro che determinerà evidenti difficoltà a reclutare personale qualificato.
Come Cgil, Spi e Fp è da settembre che sollecitiamo tutte le forze politiche e istituzionali a prendere in carico il problema delle residenze per anziani e, tolta la manovra sull’IRAP che da un piccolo sollievo alle strutture pubbliche, nulla è stato fatto.
Sono centinaia i posti letto vuoti nelle residenze, il solo Mariutto ne denuncia 54 che equivalgono a quasi 3000 euro di mancate risorse al mese dalle impegnative e una minore assistenza alla comunità. Dalle nostre analisi sono centinaia i posti letto vuoti nella provincia determinando per molteplici ragioni l’impossibilità di effettuare nuovi ingressi nelle residenze con ricadute sulle famigli e sui bilanci stessi delle residenze.
Uno dei motivi principali è sicuramente la carenza di personale che però non può certo essere risolta tagliando i salari e riducendo i diritti, le Ipab dovrebbero già aver capito che questa strategia è del tutto fallimentare.
In questa grave situazione di inerzia delle istituzioni i cittadini stanno pagando le spese, le famiglie si trovano già a sostenere costi altissimi per garantire un’adeguata assistenza agli anziani e questi aumenti, come abbiamo detto più volte, rischiano di compromettere definitivamente la possibilità di garantire una adeguata assistenza.
Come Sindacato - concludono Giordano, Tronco e Bastianello - lanciamo ancora una volta un appello a tutte le istituzioni per intervenire subito o rischiamo una vera e propria emergenza sociale e la conseguenza inevitabile di situazioni di conflitto e contrapposizione che vorremmo evitare.

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