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Consiglio Comunale di Chioggia: rinviata ancora una volta la discussione sul futuro dell'Ipab Casson

Chioggia, 1 marzo 2023 – Nel Consiglio comunale di ieri 28 febbraio era prevista all'ordine del giorno la discussione sul futuro dell’Ipab Casson, ma nel cuore del dibattito è stato richiesto dal consigliere Davide Vianello di rinviare il punto a dopo l'insediamento del nuovo CdA che scade a fine Marzo.

Il sindaco in consiglio ha più volte dichiarato di non conoscere la condizione di Ipab nonostante il dibattito, anche giornalistico, degli ultimi tempi. Ha dichiarato inoltre di volere una relazione dettagliata dal nuovo CdA, dal suo direttore e dai revisori dei conti prima di discutere di qualsiasi dettaglio. Insomma, ancora tempo e nessuna risposta a circa 200 lavoratrici che vedono da mesi proroghe agli appalti dove lavorano e mancati pagamenti anche ai lavoratori diretti.

«La residenza Casson è un bene pubblico e appartiene ai cittadini, non un oggetto di cui impossessarsi» dichiara Chiara Cavatorti della FP CGIL di Venezia.

«Non aspetteremo in silenzio altro tempo. Da mesi i lavoratori del privato sociale lavorano in proroga e i lavoratori assunti direttamente dall’Ipab stanno ancora aspettando gli arretrati dei rinnovo del contratto nazionale di lavoro - prosegue la sindacalista - È tempo di dire con chiarezza se il futuro dei servizi è ancora pubblico e di progressivo miglioramento delle condizioni di lavoro del personale negli appalti o se la prospettiva è quella delle esternalizzazioni totali, come abbiamo letto nei giornali in queste settimane. Qui regna solo una grande incertezza per i lavoratori e per gli anziani nei servizi».

In compenso lavoratrici e organizzazioni sindacali sono stati espulsi dalla sala del consiglio comunale dopo le rimostranze all'esito del voto sull'ennesimo rinvio. Il presidente del consiglio comunale Beniamino Boscolo Capon, ha infatti chiesto l'intervento "della forza pubblica" per sgomberare l'aula mentre le lavoratrici chiedevano di discutere con l'amministrazione. La FP CGIL ha inoltre chiesto formalmente di poter intervenire nel dibattito registrando l'ennesima chiusura.

«È inaccettabile che le lavoratrici vengano cacciate dal consiglio comunale perché volevano dibattere del loro futuro, ed è inaccettabile che il sindaco non abbia voluto un confronto con loro e con le organizzazioni sindacali» ha dichiarato Marco Busato, FP CGIL Venezia.

«Continueremo la mobilitazione delle lavoratrici pubbliche e private per garantire un futuro ai servizi, all'occupazione e al territorio».

Intanto ieri sera ha regnato, ancora una volta, la confusione anziché la trasparenza.


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