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Mirano, 16 maggio 2023 - È notizia di questi giorni la riduzione delle settimane di centri estivi, da sei a due, garantite alle famiglie dal servizio di integrazione scolastica a favore di utenti con disabilità.

Il servizio, che interessa più di 100 operatori, quasi tutte donne e con contratto part time, viene appaltato dall’ULSS 3 Serenissima alla Cooperativa Codess Sociale e i centri estivi in particolare vengono finanziati attraverso un budget approvato ogni anno dal Comitato dei Sindaci del distretto 3 Dolo-Mirano e distretto 4 di Chioggia.

È un servizio fondamentale per i giovani utenti che ne usufruiscono durante tutto l’anno scolastico e che a causa della riduzione estiva si vedono ora privare di un importante momento di socializzazione, rimanendo di fatto isolati fino all’inizio del successivo anno scolastico

Il taglio previsto ha un grosso impatto anche sulle lavoratrici, inserite in un servizio caratterizzato da estrema flessibilità anche durante l’anno scolastico.

Può capitare infatti che la fragilità degli utenti porti ad assenze da scuola anche frequenti o ripetute durante l’anno ma le operatrici vengono invece retribuite per le ore di lavoro effettivamente prestate, non avendo alcuna garanzia della stabilità del servizio o elementi di compensazione a tutela del reddito già di per sé basso, circa 1.000 euro al mese

I centri estivi portano ancora più insicurezza non avendo ad oggi ancora chiara la distribuzione delle settimane durante il periodo estivo e la drastica riduzione delle ore preoccupa notevolmente le operatici che rischiano di avere dei buchi non retribuiti durante l’estate o, nel migliore dei casi, coperti da flessibilità accumulata durante l’anno, per chi ce l’ha.

Spiace riscontrare che ancora una volta le scelte dovute a mancati investimenti ricadano sulle fasce più deboli dei cittadini e sulle fasce più precarie di lavoratori e lavoratrici di servizi in appalto.

Come Fp Cgil crediamo sia necessario dare più attenzione e investire risorse in questo servizio durante tutto l’anno, compreso il periodo estivo, perché risponde ai bisogni delle famiglie e delle fasce più deboli dei cittadini garantendo l’integrazione dei ragazzi con disabilità.

Bisogna dare stabilità e continuità lavorativa alle lavoratrici che svolgono un servizio così importante, garantendo loro una stabilità anche economica attraverso l’accreditamento del servizio superando la logica degli appalti e la flessibilità di un servizio retto dalla responsabilità di lavoratrici, aggiornando anche gli accordi di programma ormai scaduti da tempo.