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Gestione dell’Istituto troppo sbilanciata sulla sfera scientifica. Mancano investimenti e strategia sulla parte clinica. Così il personale se ne va

Venezia, 23 giugno 2023 – martedì 20 giugno, dopo aver ricevuto mandato unanime dai Lavoratori e dalle Lavoratrici riuniti i in Assemblea Generale, CGIL CISL e UIL hanno inviato al Prefetto di Venezia la Proclamazione dello Stato di Agitazione del Personale di San Camillo IRCCS srl del Lido di Venezia.

«Le motivazioni alla base della sofferta e ponderata decisione – spiega Cristiano Zanetti della Cgil Funzione Pubblica di Venezia - sono da un lato la pesante carenza di Personale infermieristico e di OSS oltre che di Professionisti della Riabilitazione, a cui si aggiunge un livello di turn over tale da non consentire più di sviluppare e consolidare competenze, in un campo iperspecialistico come quello nel quale opera l’Istituto».

«Addirittura - aggiunge il dirigente sindacale - ci arrivano quotidianamente segnali dai Lavoratori che ci raccontano come molto frequentemente non siano nemmeno rispettati i criteri stabiliti dalla DGRV 610/2014 rispetto ai “Minimi di Servizio”, eventualità da verificare attentamente».

Altro problema, inoltre, è la mancanza di proficue Relazioni Sindacali, evenienza che aggrava ulteriormente il clima lavorativo.

Nella serata di mercoledì 21 giugno, mentre in spiaggia si teneva l’Aperitivo Scientifico contemporaneamente venivano esposte le bandiere di CGIL CISL e UIL all’ingresso dell’IRCCS, significando una volta in più la distanza che si è creata nell’Istituto tra la componente clinica e quella scientifica.

«Siamo molto interessati alla Ricerca che al San Camillo si sta sviluppando in termini di tecnologia, intelligenza artificiale e teleriabilitazione ma siamo contemporaneamente molto preoccupati per le condizioni in cui versa l’Ospedale, cioè la clinica – prosegue Zanetti -

Il San Camillo si è trasformato in una chimera con una testa enorme e un corpo minuscolo ma un IRCCS che nella sua mission ha primariamente la Ricerca Traslazionale, senza una componente Clinica eccellente che fornisca degli standard di Riabilitazione Convenzionale e Infermieristico/Assistenziali elevati ed omogenei non ha prospettive».

Per il Sindacato «Servono investimenti importanti e visione strategica per la Clinica a supporto della Ricerca altrimenti quest’ultima non ha fondamenta sicure su cui poggiare».

Per spiegare meglio queste ragioni e per chiedere al Gestore interventi strategici immediati, il giorno venerdì 30 giugno saremo ricevuti, con una Delegazione di Lavoratrici e Lavoratori, dal Prefetto di Venezia per un “Tentativo di Conciliazione” che ci auguriamo abbia buon esito ma in caso contrario continuerà la mobilitazione.

«In questo contesto – sottolinea Zanetti - la festa scientifica dell’altra sera fa uno strano effetto: “Come se la testa non sapesse quanto male sta il corpo”. Sarebbe meglio evitare di propagandare una realtà sana in fase di rilancio quando in realtà si assiste da tempo, ed è diffusamente noto, ad un progressivo declino».

«Servono soluzioni adeguate, nel rispetto dei Lavoratori dei Pazienti, perché l’Istituto prima che “A Carattere Scientifico” è di “Ricovero e Cura» conclude.

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