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È finito il tempo per valutare i problemi, ora servono risorse e investimenti.

Venezia, 9 settembre 2023 - «Tende nuove in alcune scuole, ma ad oggi mancano almeno 16 insegnanti e 15 ausiliarie, per non parlare dei problemi irrisolti dei lavoratori dell'inclusione scolastica per i disabili» dichiara Paolo D'Agostino per la Segreteria della FP CGIL di Venezia.

Inizia l'anno scolastico e il comune non ha ancora concluso le procedure per garantire le assunzioni necessarie a coprire i fabbisogni di personale.

«È l'ennesimo disastro organizzativo di giunta e direzione sui servizi educativi - continua D'Agostino per il sindacato del pubblico impiego della CGIL - che porterà anche quest'anno a non avere certezza delle sostituzioni di personale assente. Lo scorso anno abbiamo denunciato più volte come questo tema creasse molti problemi nelle sezioni. Continuità Educativa compromessa, continui spacchettamenti delle classi e insegnanti di sostegno trasferiti in altre scuole con bambini loro assegnati presenti in classe».

Il numero dei bambini con bisogni speciali iscritti nelle scuole è aumentato anche quest'anno ma non aumenta il personale complessivo. Spiega D’Agostino: «Questo comporterà che la Dirigente dei Servizi Educativi Silvia Grandese e l’Assessore Laura Besio non saranno in grado di coprire le sostituzioni di personale assente. È già capitato in questi giorni con il personale ausiliario, dipendente della società Ames, dove mancherebbe la squadra costituita ogni anno per effettuare sostituzioni».

D’Agostino fa sapere che «Oggi abbiamo inviato una richiesta al comune e all'assessore per affrontare questi temi e dare il nostro contributo, ma le richieste di incontro all'Assessore Besio e all'Assessore Venturini, soprattutto per affrontare il tema delle disabilità nelle scuole, sono fino ad ora tutte cadute nel vuoto. Come le segnalazioni delle problematiche che per tutto l'anno scolastico scorso hanno creato grossi disagi a famiglie e lavoratori».

«Quanto alla XXV Aprile di Sacca Fisola - precisa D'Agostino - sostenere che sia tutto tranquillo è surreale. Le famiglie non hanno scelto altre scuole in autonomia.

Ricordiamo all'assessore che gli uffici hanno inviato loro una comunicazione imperativa sulla obbligatorietà di comunicare nuove scuole di preferenza nonostante i genitori, ben più di quelli dichiarati dall'assessora, avessero chiesto al comune di riaprire le iscrizioni e tutto è caduto nell'ennesimo silenzio».

Servono risposte concrete per le scuole comunali. Serve un bando di concorso a tempo indeterminato nella giusta categoria di inquadramento per insegnanti ed educatori. Serve ridiscuteee la progettualità sulle prestazioni rese dal personale, un rilancio delle assunzioni di personale ausiliario ed un piano di interventi integrati sulle disabilità coinvolgendo anche i lavoratori dell'integrazione scolastica. La scuola non può essere un luogo costruito a compartimenti stagni.

«Non staremo in attesa a lungo di incontri mancati. Le scuole comunali vivono in emergenza da troppi mesi e il tempo per valutare i problemi è finito» conclude il sindacalista.