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Portogruaro, 20 maggio 2023 - «Prima di tutto vogliamo esprimere la nostra solidarietà e vicinanza all’Infermiera dell’Ospedale di Portogruaro oggetto di gravissime minacce e a tutte le lavoratrici e lavoratori dei servizi sanitari vittime di violenze fisiche e verbali» dichiara Marco Busato, Segretario generale Fp Cgil.

Le dichiarazioni rilasciate dalla lavoratrice a mezzo stampa dimostrano e purtroppo confermano che si è passato ogni limite. La mancanza di rispetto per chi si occupa - spesso in condizioni difficili - di curare chi sta male, l’egoismo del tutto è dovuto che sfocia in episodi come quello denunciato, sembrano quasi, superata la pandemia, una routine inaccettabile.

«Quanto raccontato della lavoratrice sottolinea come queste situazioni siano alimentate dalla carenza di personale soprattutto nei reparti come i pronto soccorso che sono i più esposti al fenomeno delle aggressioni.

Come Fp Cgil nei giorni scorsi avevamo denunciato questa emergenza e la mancanza di attenzione su questo tema da parte del Direttore Generale. Risposta? Va tutto bene, l’emergenza organici potrebbe rappresentare un problema nel medio-lungo periodo» accusa Busato, che rimarca, «Il sovraccarico di accessi ai pronto soccorso, soprattutto di prestazioni riferibili ai codici bianchi, deriva dalla carenza di servizi territoriali a partire dai medici di medicina generale. L’Ulss deve investire e programmare nella sanità territoriale».

Nel marzo 2022, in occasione della giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari, il Servizio Rischio Clinico e Prevenzione Protezione dell’Ulss 4 presentava a mezzo stampa un interessante rapporto sulle aggressioni verificatesi in azienda nell’ultimo anno. «50 episodi, un’aggressione a settimana con insulti, minacce anche ai familiari degli operatori. I soggetti più colpiti le donne. Un quadro sicuramente grave e sul quale avevamo chiesto un confronto con la presenza del Direttore Generale in occasione di un incontro sindacale previsto di lì a breve. Nessuna risposta» spiega Busato.

A margine della presentazione, veniva riportato che “A breve il personale delle unità operative maggiormente esposte al rischio di aggressione parteciperà ad un corso di formazione con lo scopo di imparare ad individuare, a prevenire ed a gestire la violenza”.

«Non ci risulta che siano mai stati attivati questi corsi, e chiediamo al Direttore Generale spiegazioni. Vorremmo che, oltre alla giusta attenzione che rivolge all’inaugurazione di nuovi reparti e servizi, il Dottor Filippi pensasse anche a chi l’Azienda la fa funzionare con tutte le difficoltà presenti: lavoratrici e lavoratori» conclude.

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