Padova, 29 maggio 2025 - Questa mattina, davanti alla sede di Codess sociale di via Boccaccio, i lavoratori della cooperativa hanno tenuto un sit-in organizzato da Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs del Veneto per chiedere un contratto equo, relazioni sindacali trasparenti e rispettose del ruolo delle rappresentanze dei lavoratori e un modello organizzativo che valorizzi realmente il personale. La protesta era stata organizzata in risposta a una nota inviata da Codess al Prefetto di Venezia, che aveva convocato la cooperativa e le parti sociali per espletare le procedure di raffreddamento dei conflitti. Nella nota, Codess aveva espresso tutta la sua contrarietà alle istanze dei sindacati che denunciano assenza di rinnovo contrattuale da ben 13 anni, dumping salariale e discriminazioni nei premi welfare, e una pesante carenza di personale.
«Da alcuni mesi vengono applicati nelle nuove assunzioni i contratti Aiop Rsa, contratto scaduto da 13 anni e privo delle piene tutele che altri Ccnl del settore garantiscono, ma l’aggravante è che si tratta di un percorso discriminatorio in piena regola, in quanto nella stessa corsia, nel medesimo turno, si trovano a lavorare colleghe Oss ad esempio con contratti diversi, e naturalmente le nuove assunte lo hanno nettamente più basso. Questo è inaccettabile», hanno sottolineato Stefano Bagnara della Fp Cgil, Alessandro Peruzzi della Cisl Fp, Giovanni Battista Comiati della Cisl Fisascat, Federica Bonaldo della Uil Fpl e Fernando Bernalda della Uiltucs. «Inoltre, applicazione di istituti contrattuali in forma unilaterale e creando lavoratori di serie A e di serie B e registrando una pesante carenza di personale».
Durante la manifestazione, il responsabile risorse umane di Codess Federico Carlassara ha contatto i sindacati per proporre un incontro da remoto con il presidente Alberto Ruggeri, che ha presenziato insieme ad altri due componenti del consiglio di amministrazione. «Abbiamo ripetuto loro quanto avevamo già detto al prefetto di Venezia – hanno riferito i sindacalisti – e ribadito le nostre richieste: l’applicazione di un contratto diverso e un confronto serio e corretto sulla contrattazione, che metta un freno alle le scelte unilaterali della cooperativa. Abbiamo fatto presente che siamo preoccupati per la qualità del servizio. Dopo uno scambio di opinioni a tratti acceso, la dirigenza Codess si è impegnata a convocare con urgenza il consiglio di amministrazione per valutare le nostre richieste. Entro il 3 giugno ci aspettiamo che ci venga data comunicazione formale delle attività che saranno messe in campo. Vedremo allora se ci saranno le condizioni di tornare al tavolo, altrimenti attiveremo le iniziative che riterremo più opportune. Lo stato di agitazione nel frattempo rimane. Senza risposte esaustive in tempi brevi, andremo avanti con la protesta».