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Venezia, 11 dicembre 2020 - “Apprezziamo la convocazione del tavolo e la disponibilità all’ascolto dimostrato dai Direttori regionali presenti al tavolo sulle Rsa, ma ci pare che la prospettiva di possibile iniziativa da adottare per le strutture per anziani non risponda all’urgenza del momento” afferma Stefano Bagnara segretario regionale Fp Veneto al termine dell’incontro convocato oggi dall’Assessore regionale Lanzarin.

Come Cgil Funzione Pubblica, prosegue Bagnara, abbiamo posto dei temi che riteniamo indifferibili:

  • assunzione immediata da parte delle Ulss di tutti gli infermieri neolaureati che non hanno avuto la possibilità di partecipare al concorso e ampio scorrimento delle graduatorie che usciranno dal concorso in atto. Con la richiesta che siano inseriti a supporto, temporaneamente fino alla fine dell’emergenza, nelle strutture per anziani con costo a carico delle Ulss. Improbabile pensare che i centri per anziani siano nelle condizioni di coprire i costi;
  • tamponi molecolari a lavoratori e ospiti. Stop ai tamponi veloci in queste situazioni. Tamponi effettuati da equipe ULSS;
  • istituzione strutture Rsa COVID dedicate che ospitino gli anziani positivi e asintomatici. Le strutture Rsa non sono nellecondizioni di mantenere le aree distinte e “covid-free”, non per incapacità ma per logistica e tipologie di strutture. Copertura economica a carico delle Ulss; 
  • monitoraggio e controllo DPI.

“Non escludiamo – aggiunge - sia necessaria una discussione che veda l’incremento del numero e della copertura delle impegnative di residenzialità provando anche, se dovuto, ad individuare ulteriore fascia assistenziale”.

Non pensiamo di aver chiesto l’impossibile, e riteniamo che non vi siano soluzioni diverse in questo momento. Auspichiamo di avere risposte positive al tavolo già convocato nei prossimi giorni” conclude.