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Basta spostamenti di personale che mettono a rischio la salute delle lavoratrici e delle famiglie. Il Comune si fermi

Venezia, 5 marzo 2022 - “Come Fp Cgil stiamo registrando un aumento di richieste di assistenza infortunio Covid 19 nelle scuole del Comune di Venezia nonostante il calo dei contagi a livello generale – dichiara Daniele Giordano, Segretario generale della Cgil Funzione Pubblica - 

 A nostro avviso questo aumento potrebbe essere causato anche dalla scelta sbagliata e incomprensibile che il Comune sta applicando, che vede il superamento dei Nuclei Educativi Stabili e lo spostamento senza più limitazioni di tutto il personale. Scelta che espone allo stesso modo il personale ausiliario di Ames”.

“Abbiamo più volte chiesto al Comune di non fare questa scelta, lo abbiamo denunciato pubblicamente e informato le famiglie che hanno espresso le loro preoccupazioni.- Sottolinea Giordano - Nonostante questo il Comune va avanti come nulla fosse in barba al buon senso”.
Per questa ragione i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza hanno inviato una lettera allo SPSAL e all’Ispettorato del lavoro affinché intervengano per interrompere una modalità organizzativa all'interno delle sedi che prevede continue sostituzioni quotidiane di personale assente, da sezione a sezione, a causa delle carenze di organico del personale.

“Il Comune di Venezia ha deciso di modificare unilateralmente i piani di apertura - spiega precedentemente concordati con i RLS – spiega Giordano - in cui venivano individuati i NES (nuclei educativi stabili) e codificate le figure trasversali (coordinatrici, operatori socio sanitari ecc...) quali unici soggetti a cui era consentito di poter svolgere la propria attività anche a scavalco tra i vari NES.”

Questo emerge chiaramente dalla modifica del piano di apertura già applicata e non ratificata dai RLS in particolare nel punto 2.1, in cui il Datore di Lavoro dispone le sostituzioni del personale transitando da sezione a sezione (da NES a NES), a suo parere legittime, richiamando l'art.6 del D:L: n.5 del 4 febbraio 2022 che però non ha nulla a che vedere con l'eliminazione delle prescrizioni precedenti ma interviene sulla gestione dei casi di positività, quarantene etc. .

“I servizi in questione sono dedicati a bambini di fascia dai zero ai sei anni – precisa Giordano - e nell'ultima Riunione Periodica di Sicurezza del 16 febbraio u.s., era stato chiesto di sospendere questa nuova modalità di gestione del personale, che avrebbe contribuito ad aumentare il rischio di esposizione al contagio così come avvenuto e di cui il SISP dovrebbe essere a conoscenza”.

“Come Cgil - conclude Giordano - auspichiamo che il Comune di Venezia torni alla ragione e sospenda questa pratica anche su sollecitazione delle autorità sanitarie che ci auguriamo non stiano a guardare.