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Venezia, 24 ottobre 2024 - Non sono bastate le continue segnalazioni e gli incontri con la cooperativa Codess per trovare delle soluzioni alla ormai strutturale carenza di personale delle RSA del Lido, Carlo Steeb e Stella Maris, che per questo motivo hanno dovuto bloccare gli ingressi di nuovi ospiti privando i cittadini del Lido di un servizio fondamentale per gli anziani.

L’invecchiamento della popolazione a Venezia è un dato incontrovertibile che richiede maggiori servizi agli anziani, mentre invece si stanno operando tagli in particolare in aree complesse come le isole.

Come sindacato siamo pronti alla mobilitazione che decideremo nelle prossime ore se non ci saranno interventi immediati da parte della Regione.

«Questa situazione si protrae ormai da anni - dichiarano Daniele Giordano Segretario Generale Cgil, Daniele Tronco Segretario Generale Spi e Chiara Cavatorti Segreteria Fp Cgil - ed è inaccettabile che una struttura che, a regime, ospiterebbe 188 utenti, si ritrovi con 40 posti(Carlo Steeb) vuoti e a dover bloccare gli ingressi a utenti bisognosi di assistenza e cure come se non bastasse, anche per gli utenti già presi in carico il servizio è a rischio: con poco personale a disposizione anche la qualità del servizio ne risente, con il rischio che alcuni piani, specie in orario notturno, vengano lasciati scoperti, senza personale qualificato ad occuparsi delle esigenze degli ospiti».

Il personale continua a fuggire verso i servizi limitrofi che offrono condizioni lavorative e contrattuali migliori, come il San Camillo o l’Ulss 3 appena c’è l’occasione di un concorso, e il turn over dei nuovi assunti è elevatissimo.

La cosa non stupisce, vista anche la loro condizione contrattuale, dal momento che nella stessa struttura ci si ritrova ad avere a che fare con tre contratti nazionali differenti tra loro pur svolgendo la stessa mansione.

I carichi di lavoro sono sempre più elevati anche a causa della DGR della Regione Veneto che ha modificato gli standard di personale per questi servizi; sempre più spesso per rispettare i minutaggi previsti dalla normativa e per risparmiare sul costo del lavoro, le aziende e le cooperative utilizzano personale ausiliario, che però può svolgere solo attività che non riguardano l’assistenza diretta all’ospite.

Questo comporta che le attività dirette agli utenti si concentrano su un numero di operatori socio sanitari sempre più basso determinando quindi anche possibili problematiche di sicurezza sia per i lavoratori sia per gli ospiti stessi. Come succede in queste realtà dove diventa problematica anche la copertura dei turni, specialmente quelli notturni.

Il personale è sfiancato da turni massacranti e il rischio di burn out è elevato, in una situazione generale dove le professionalità infermieristiche e socio sanitarie sono sempre più difficili da trovare proprio per i bassi salari e le difficili condizioni di lavoro.

Anche la peculiarità del territorio non aiuta, parlando di un'isola della laguna: questo comporta parecchi disagi al personale, molti non residenti a Venezia con lunghi tempi di percorrenza dettati dai servizi di trasporto pubblico a disposizione, altri invece hanno difficoltà a trovare alloggi a prezzi accessibili.

Anche le condizioni strutturali dei due edifici sono state oggetto di ripetute segnalazioni in particolare per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento/condizionamento, gli ascensori anche in relazione ai ripetuti allagamenti che ci sono stati in particolare nella residenza Stella Maris.

Queste problematiche su cui non abbiamo mai ricevuto risposte concrete da parte di Codess hanno ripercussioni sia sulle condizioni lavorative del personale sia sulla qualità del servizio erogato agli ospiti.

«Come Cgil - concludono Giordano, Tronco e Cavatorti - senza interventi urgenti metteremo in campo la mobilitazione a tutela degli ospiti e del personale».