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FP CGIL, CISL FP, UIL FPL: Basta ricatti, la Regione intervenga

Giovedì 22 maggio i lavoratori della sanità privata e delle RSA del Veneto hanno riempito Campo San Tomà a Venezia. Un'altra giornata di sciopero, dopo gli scioperi di settembre 2023 e settembre 2024, per dire basta allo stallo sul rinnovo dei due Contratti Nazionali fermi da 6 e 13 anni.

Tanti gli slogan contro le due Associazioni di rappresentanza datoriale ARIS ed AIOP che in tutti questi anni non hanno mai aperto il tavolo di contrattazione nazionale usando lavoratori e sindacati per tenere in ostaggio le regioni.

Chiedono che il servizio pubblico si accolli il 100% dei costi contrattuali, altrimenti NIENTE rinnovo dei contratti. Una posizione spudorata che fa capire quanto avanti sia il ricatto verso le Regioni con le quali sono accreditate.

La Delegazione di FP CGIL, CISL FP, UIL FPL è stata ricevuta dall'Assessore regionale Manuela Lanzarin. All'Assessore, che ha aperto da 3 mesi un tavolo di lavoro con AIOP e ARIS sulle tariffe nazionali della specialistica ambulatoriale (meno generose del tariffario regionale) la cui applicazione viene rimandata dal Veneto da 5 mesi abbiamo detto che NON è più accettabile questa situazione e che ci aspettiamo che la regione VINCOLI l'accreditamento di queste strutture al rinnovo dei Contratti Nazionali, che vigili sugli standard di personale e sull'utilizzo dei posti letto accreditati.

Abbiamo infine ricordato all'Assessore che il decreto ministeriale sulle tariffe le ha aggiornate tenendo conto del costo del lavoro aggiornato al 2024. È evidente come il sistema di accreditamento della sanità privata sia sfuggito di mano alla politica regionale che insistendo sul voler differenziare le tariffe su base regionale minano alla radice la possibilità di rinnovare i Contratti Nazionali.

L'assessore Lanzarin ci ha ascoltati e come tutti gli anni si è impegnata ad approfondire.

Non ci resta che continuare la mobilitazione mettendo in campo nuove iniziative che costringano AIOP ed ARIS ad ascoltarci.

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